Ho sostituito la motherboard storica del mio micro-server (una vecchia Bobcat), con una Topton N5105
.
I vantaggi del passare da tecnologia del 2011 ad una moderna sono ovvi:
minore consumo energetico per perfomance,
10Gbps aggregati
(reali) al posto del precedente gigabit (teorico e mai raggiunto),
presenza di 6 connettori sata
già predisposti (dove posso spostare il mio raid).
La build è sorprendentemente performante per il mio utilizzo:
le ricostruzioni del raid sono abbastanza veloci (sia utilizzando OpenZFS
che con Btrfs
),
WireGuard
raggiunge e supera il Gigabit/sec,
le transcodifiche con ffmpeg
sono accelerate senza dover ricorrere a driver proprietari.
Ho sperimentato una installazione con Ansible
, il setup è parzialmente pubblico: pure.
Pure - Directory tree
dnsd
è pensato per essere un caching proxy DNS che intercetta.
Sto volontariamente evitando di implementare il supporto alla maggior parte dei tipi di record.
Il forwarder per i record A e AAAA è vagamente ispirato a “Introducing DNS Resolver for Tor” e “DoHoT: better security, privacy, and integrity via load-balanced DNS over HTTPS over Tor”.
La cache è in-memory e non effettua mai l’eviction dei record, lo scopo è quello di minimizzare la latenza introdotta dal DoHoT e ridurre l’ammontare delle informazioni deducibili dai log in caso di analisi pattern of life.
snid
è un proxy per la TLS che non termina.
Rifiuta il traffico non-TLS e le connessioni indirizzate direttamente agli IP.
Controlla la posizione geografica degli endpoint remoti.
Logga lo Server Name Indication.
shshd
è un proxy HTTP creato appositamente per supportare il “protocollo signed hash”.
Inoltra anche il traffico verso alcuni host OCSP, e reindirizza tutte le altre richieste verso HTTPS.
sntpd
è un server sntp v4 che inoltra ai client l’orario del sistema su cui sta girando.
Il resto del progetto è solo basilare ansible.